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Riflessioni ed approfondimenti di ANALISI TECNICA

Analisi Tecnica

Riflessioni ed
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ANALISI TECNICA


Quando il ritardo diventa virtù.
Ovvero, quando accentuare il difetto della media mobile fornisce risultati positivi.



Cari Lettori,

mi hanno fatto piacere le molte manifestazioni di apprezzamento ricevute per l'articolo precedente, sull'utilizzo atipico delle Bande di Bollinger, ciò testimonia l'interesse per ogni nuova metodologia studiata per accrescere l'efficacia degli strumenti tradizionali d' analisi, mantenendone, nel contempo, la semplicità. Da diverso tempo, scrivo sulle medie mobili essendo, dal punto di vista matematico, uno strumento estremamente plasmabile, inoltre si prestano assai bene ad essere modificate o calcolate su altri indicatori, anzichè direttamente sul prezzo.
Oggi, molte piattaforme di trading on-line consentono di crearsi indicatori personalizzati e preferibilmente, questo viene fatto utilizzando modelli di base conosciuti, adattandoli successivamente alle proprie esigenze. La modifica delle medie mobili attira decisamente l'attenzione del pubblico, questo fenomeno dimostra che l'analisi tecnica viene utilizzata diffusamente e la si orienta verso il trading piuttosto che alla semplice analisi descrittiva.
Il problema dell'utilizzo delle medie mobili, in supporto al trading (argomento già trattato nei precedenti articoli) deriva dal fatto che esse vengono "colpite" ripetutamente dal prezzo nelle fasi di tendenza laterale, generando una miriade di falsi segnali singolarmente non troppo costosi, ma se sommati tra loro, deprimono miserevolmente il risultato finale del trading. I rimedi da adottare sono di vario tipo. Negli articoli precedenti, abbiamo visto come impiegare un
filtro, vale a dire uno strumento che crea una distanza tra il segnale vero e proprio della media mobile e quello effettivamente preso in considerazione. Ora, studieremo un nuovo utilizzo della media mobile, cioè l'interazione tra una media classica ed una identica, ritardata di un certo numero di periodi. Questo strumento funziona particolarmente bene nelle fasi di mercato laterale, indipendentemente dal fatto che la volatilità sia alta o bassa.
Iniziamo la nostra trattazione riprendendo l'esempio del precedente articolo ed analizzandone la criticità. Riportiamo nel grafico seguente, il Dow Jones nel periodo dal settembre 2004 al novembre 2006 e la sua media mobile a 200 giorni.








Abbiamo volutamente scelto una fase laterale di mancanza del trend. Si nota come il trading effettuato utilizzando la media mobile, avrebbe generato soprattutto perdite, avendo l'indice attraversato continuamente l'area del suo prezzo medio.
Diversamente, osserviamo nel grafico successivo, il comportamento della media mobile a 200 periodi canonica e quella ritardata di 15 periodi. Le due linee si incrociano pochissime volte.







Altre volte si toccano, ma senza scavalcamenti significativi. Perché ciò accade? Perché raramente un trend di Borsa è totalmente laterale. Accade spesso, che vi sia un piccolo fattore di tendenza, non così marcato da evitare incroci tra prezzo e media mobile, ma sufficiente a mantenere in tendenza la differenza tra la media mobile e l'immagine di sé stessa (cioè la stessa media ritardata). La validità di questo metodo può essere verificata nel diagramma seguente, dove rappresentiamo l'ottimo segnale rialzista fornito nel gennaio 2006 che non si è fatto ingannare dai due
pullback di giugno e luglio dello stesso anno, indicati con le frecce.








Ma non è finita! Osserviamo nel grafico successivo altre tre "trappole" in cui il nostro nuovo strumento non è caduto, vale a dire i falsi ribassi di agosto, novembre e dicembre, anch'essi segnati con le frecce.







Il vero segnale ribassista arriva il 2 gennaio, le due medie mobili s'incrociano a fine mese (nel punto contrassegnato con il simbolo della mano) fornendo così un segnale ribassista, senza un eccessivo ritardo.
Un nuovo test dello strumento non tarda molto ad arrivare. Infatti, a maggio 2008 l'indice Dow Jones taglia per due volte entrambe le medie, come indichiamo nel grafico successivo, sempre con le frecce.








Tuttavia le due medie mobili non si incrociano e pertanto il nostro modello continua a segnare correttamente la tendenza ribassista.
Dunque, le proprietà dell'utilizzo congiunto di una media mobile di un tipo e della stessa calcolata con un certo ritardo, sembrano essere davvero interessanti. Non ci resta che compiere un test finale di trading, per vedere se e quali vantaggi questo nuovo modello offre rispetto all'operatività conseguita con una sola media mobile.
Applicando una sola media a 200 giorni ed iniziando l'operatività a fine 2002, si generano 1.886 punti di profitto sul Dow Jones (su un valore iniziale dell'indice di circa 10.000 e senza considerare alcuna posizione aperta). Le operazioni complessivamente sono state 61, di cui 8 vincenti (che hanno generato un profitto medio di 1.033 punti) e 53 perdenti (che costano ciascuna in media 120 punti). Il risultato non è particolarmente buono (considerando anche il valore odierno dell'indice) inoltre la percentuale di successo del sistema basato su una pura media mobile, è molto bassa, essendo pari a poco più del 13% (8 su 61). Decisamente ottimale, invece, è il rapporto tra profitto medio e perdita media, poiché si sfiora di 10 a 1, ma è il minimo che si richiede ad una strategia funzionante sul lungo periodo.
Vediamo ora, come se la sarebbe cavata un trading system basato sull'incrocio tra la media mobile a 200 normale e quella ritardata di 15 periodi. Ebbene, il profitto complessivo sale a 4.233 punti, ma vi è anche un'altra buona notizia, le operazioni complessive scendono a 9 di cui 5 vincenti (profitto medio 1.254 punti) e solo 4 perdenti (perdita media 510 punti). Chi abbia un minimo di esperienza nel trading, si renderà conto che, oltre a generare un maggior profitto lordo (fattore già di per sé decisivo), l'incrocio tra la media mobile semplice e quella ritardata produce costi di gran lunga minori, in termini di commissioni pagate, quindi un ulteriore vantaggio non di poco conto.
A parità di profitto complessivo, ridurre il numero di operazioni effettuate significa aumentare l'efficienza del proprio lavoro. La nota negativa è senz'altro rappresentata dal maggior importo della perdita media (510 punti contro i 120 del modello a media singola). Tuttavia, se il risultato finale è superiore, la maggior dimensione della perdita media si gestisce facilmente riducendo il capitale investito. Si potrebbe obiettare che, in tal modo, si riduce anche il profitto, ma è vero solo in parte, perché il trader saggio, quando investe in una strategia operativa, non considera solo la perdita media, ma anche la perdita massima. In questo caso il raffronto è molto meno penalizzante per il sistema a due medie mobili, la sua operazione peggiore genera una perdita di 921 punti, quella del modello a media singola ammonta a 486 punti, pertanto il rapporto è inferiore di 2 a 1, mentre quello tra i profitti delle due strategie è di 2,24 ad 1. Riepilogando, il modello a due medie mobili è nettamente più profittevole ed efficiente, anche senza conteggiare il minor impatto delle commissioni.

Ai fini della sperimentazione, le strategie descritte sono molto semplici e del tutto prive di strumenti "importanti", quali gli stop loss e l'applicazione del money management, ma questo modo di lavorare consente di verificare il valore puro di quanto studiato.
Ancora una volta, possiamo affermare che la manipolazione intelligente di strumenti di analisi tecnica (anche se noti da tempo) può portare a risultati davvero interessanti. Ci dimostra che i concetti fondamentali dell'analisi tecnica possono essere sviluppati in maniera ampia e creativa, purché lo si faccia partendo da una logica solida e dopo aver capito pienamente il valore dello strumento iniziale.





Massimo Intropido











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